L’assemblea di FederlegnoArredo a inizio novembre ha stabilito una road map che li porterà verso un futuro sempre più sostenibile. Grazie all’aiuto della fondazione Symbola è stata stilata un’indagine sullo stato dell’arte della categoria.

L’industria risulta essere prima in Europa per l’economia circolare, produce meno emissioni climalteranti degli altri grandi Paesi con 26 chili ogni mille euro di produzione. Stanno anche lavorando sulla formazione di figure professionali specializzate che possano indirizzare questi percorsi all’interno delle aziende: la trasformazione si fa con le persone. D’altronde, anche i clienti chiedono sempre più ecologia e tracciabilità delle fonti.

Oltretutto quando si arriva al campo della bioedilizia, si incontrano le barriere più difficili. La spinta è superare il già alto 60% di attori che hanno ottenuto la certificazione sulla provenienza sostenibile dei tronchi. Ma è grande attenzione anche per le fonti di energia rinnovabili, alla disassemblabilità dei prodotti da stabile in fase progettuale, facilitando poi il riciclo dei materiali, arrivando agli imballaggi e all’approvvigionamento delle filiere corte, nell’ottica di un respiro sempre più lungo.

Fonte: la repubblica

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