La crescita del contract è percepita in maniera unanime, ma ci sono specializzazioni già oltre i valori pre-pandemici (nautica) e altre in fase di recupero non ultimato (retail e ufficio, con prospettive di decollo a medio termine) e forti movimenti in atto nell’hospitality.

Il contract appare come un segmento di business destinato a crescere ma ancora non del tutto fuori dalle secche della pandemia. In sostanza, il periodo di vero ritorno alla normalità dovrebbe iniziare nella seconda parte del prossimo anno.

Pandemia Permettendo

I segnali per il canale contract sono positivi ma Nicola Coropulis, prudentemente avverte “ Occorrerà fare i conti con l’evoluzione della pandemia” Per Poltrona Frau, CEO di coropulis, la metà degli introiti legati al contract dipende dall’ambito teatri, auditorium e spazi per conferenze, il 20% del mondo marine (in forte crescita), il 15% dal retail e il restante 15% da hospitality office.

Il freno delle commodities

Giovanni Del Vecchio, CEO dellla società controllata dal fondo Progressio, afferma “essendo state prima bloccate e poi comunque rallentate le operazioni di cantiere, tutta l’attività di sviluppo dei progetti si era fermata e di conseguenza, tra la fine del 2020 e il primo semestre del 2021, le aziende dell’arredo hanno osservato una forte contrazione di un business che, del resto, richiede molti mesi per essere sviluppato. La situazione è invece cambiata con l’arrivo del secondo semestre, proprio perché è ripartita l’attività di progettazione.” E ora? “Vediamo un grandissimo fermento nell’hospitality, frutto della scelta dei proprietari di rinnovare e ristrutturare gli alberghi tuttora lontani dalla massima occupazione, date le restrizioni tuttora in vigora nei viaggi internazionali.

Il retail delle meraviglie

IDB – Italian  Design Brands opera nel contract attraverso due società specializzate Modar e Cenacchi, dedicate al retail come fornitori di soluzioni custom per le boutique dei gruppi di lusso. C’è poi tutto il mondo soft-contract, dove IDB opera con le sue aziende presenti nel canale residenziale ma con un consistente filone progettuale: Gervasoni, Meridiani e Saba Italia nell’arredo, a cui si aggiungono Davide Groppi nell’illuminazione decorativa e Flexalighting nell’ambito dell’illuminazione tecnico-architetturale. “Il 2020 – racconta Alessandra Barbetta, è stato certamente un anno difficile, mentre nel 2021 per il soft contract i dati sono in aumento addirittura rispetto al 2019.

La pandemia – evidenzia Barbetta – ha determinato un significativo cambiamento di fruizione del negozio, con la trasformazione da punto vendita a punto di esperienza e di contatto fisico con il prodotto e con il brand. I nuovi progetti stanno trasformando gli store in una sorta di club, salotti esclusivi dove chi acquista un prodotto lo fa vivendo un’esperienza peculiare e straordinaria e ottenendo quel trattamento di cura personalizzata che l’online non potrà mai offrire.

Nautica al massimo

Quello di Tinosana è un caso particolare perché l’azienda di Almenno San Bartolomeo si occupa esclusivamente di contract, inizialmente per hotellerie e poi spingendo nella diversificazione partendo dal navale, oggi quota prevalente (60%) all’interno del suo fatturato. “collaboriamo, nel comparto navale, con i migliori cantieri nazionali e internazionali segueno le zone più nobili delle imbarcazioni: bar, ristoranti, negozi e hall delle grandi navi” racconta Gianluca Ascheri, director yatchs, hospitality & retail di Tinosana.

Il 2021 però ha visto una ripartenza in quarta del lavoro per gli hotel “pensiamo che il prossimo biennio ci darà ottime soddisfazioni in quest’ambito”. Nel frattempo, il navale ha confermato tutte le commesse, ha rallentato le esecuzioni dei lavori: la ripresa ci sarà, ma i tempi saranno prolungati e non si prevede un rientro a regime prima del secondo semestre 2022.

Fonte: Pambianco Design

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